Azienda cliente:
Con un fatturato di oltre €800M e 2.100 collaboratori diretti, FERCAM è uno dei principali operatori logistici a livello europeo. Fondata nel 1949 l’azienda è per KFI un cliente storico, con il quale collabora da oltre 25 anni. Attualmente l’azienda dispone di un parco di oltre 1800 palmari Android Enterprise, gestiti e monitorati centralmente tramite la piattaforma SOTI. Questi si dividono in due categorie principali: quelli utilizzati dagli autisti e quelli utilizzati dagli operatori dei centri di distribuzione.
Ambito della soluzione:
Cambio della piattaforma tecnologica, migrazione ad Android Enterprise.
La sfida
Fercam brucia le tappe
Conseguentemente alla comunicazione di end of life del sistema operativo Microsoft, FERCAM ha deciso di puntare fin da subito sui device Android Enterprise.
“Questo cambio tecnologico“ è stato un evento piuttosto gradito, e non volevamo farci trovare impreparati su questo tema” ammette Stefano Albiero, CTO di FERCAM.
Già nel 2017 dunque, in occasione del rinnovo del parco dispositivi affidati ai corrieri, l’azienda ha introdotto il primo migliaio di Zebra TC75, che con il nuovo OS di Google hanno permesso di dare avvio anticipato al cambio di piattaforma tecnologica e di ottimizzare la gestione dei software correlati alle attività di proof of delivery. I vantaggi della migrazione sono risultati talmente evidenti che, in occasione della successiva sostituzione dei palmari destinati ai centri distribuzione, l’azienda non ha avuto alcun dubbio. Si sarebbe proseguito con il sistema operativo made in Montain View. In questo secondo caso, secondo Albiero, le sfide che hanno chiamato l’IT a rispondere con un contributo innovativo e di valore sono state tre:
- Superare i limiti tecnologici di un sistema operativo datato (Microsoft) e non più in grado di soddisfare tutte le esigenze dei vari business
- Poter contare su un sistema operativo moderno (Android Enterprise) compatibile con un nuovo TMS grafico web-based
- Coinvolgere la forza lavoro attraverso una user experience più semplice e familiare
La soluzione
La rivoluzione verso Android Enterprise
Il cambio di TMS ha comportato per Fercam un passo epocale. L’azienda aveva infatti in programma il passaggio da un’applicazione sviluppata in ambiente AS400, con protocollo Telnet a caratteri, a un software basato su schermate grafiche HTML raggiungibili via browser. Per gestire al meglio l’introduzione del nuovo applicativo, e ridurre l’impatto determinato dal cambio di modalità operativa, si è deciso di procedere per step. In una prima fase KFI si è occupata della conversione grafica delle schermate a carattere del TMS preesistente. In questo modo gli operatori hanno potuto iniziare a sperimentare il lavoro in modalità touch, agevolati dalla familiarità con l’interfaccia originaria. Questo è stato possibile utilizzando il client Velocity di Ivanti che – sempre lavorando in modalità Telnet – permette di presentare all’operatore schermate HTML, sfruttabili senza ricorrere a tastiere fisiche e combinazioni di pulsanti.
La nuova configurazione ha suggerito a KFI la proposta del palmare Zebra TC8300, un device con un’ergonomia inedita in grado di contribuire all’incremento della produttività e di portare una migliore esperienza utente in molti processi. Il suo design innovativo vede infatti nella generosità dello schermo e nell’assenza della tastiera due delle sue caratteristiche distintive.
KFI ha dunque subito intuito che la sua struttura, consentendo di visualizzare in modo ottimale il display durante le operazioni di scansione, si sarebbe adattata perfettamente alle esigenze di FERCAM. Permettendo una drastica riduzione dei movimenti del polso, infatti, questo device porta ricadute estremamente positive in termini di ergonomia e velocità.
“Un apparato di questo tipo, grazie anche alla grande diffusione di Android a livello enterprise, rende possibile l’impiego della medesima tecnologia in attività diverse. Per esempio, grazie all’ausilio di SOTI, è possibile riconfigurare con un semplice “click” i dispositivi in surplus, in modo da sfruttarli al massimo in aree e processi di business differenti. Si tratta infatti di sistemi sottoposti a sviluppi continui per i quali sono disponibili sempre più componenti che possono essere installati a seconda delle necessità” evidenzia Albiero.
Da lato interfaccia utente, con l’obiettivo di rendere la user experience più semplice e immediata, KFI si è concentrata sull’ottimizzazione di tasti e menù. È stata quindi data maggiore enfasi ai campi di immissione, i caratteri sono stati ingranditi e le combinazioni di pulsanti eliminate in favore di tasti funzione digitali selezionabili con un singolo tap. I messaggi di errore, infine, sono stati evidenziati attraverso il ricorso a un colore più evidente.
Il tutto senza eccedere nella sofisticazione, in modo da contenere tempi e costi di sviluppo, in vista dello step successivo: la sostituzione delle schermate di derivazione Telnet con le interfacce web definitive del nuovo TMS, con grafiche completamente rinnovate.
I risultati
I vantaggi di un processo ottimizzato e di una user experience intuitiva
Per Stefano Albiero “la migrazione ad Android ha consentito fin da subito un netto passo avanti in termini di utilizzo, come testimoniato da tutti gli operatori che hanno espresso feedback entusiasti sulla fruibilità dei dispositivi: l’adozione del nuovo sistema operativo è risultata dunque agevole e in discesa”. Secondo il CTO di Fercam, inoltre, grazie all’interazione con l’EMM SOTI, “Android ha potuto esprimere il suo pieno potenziale alzando l’asticella in termini di qualità d’uso, controllo, gestione e configurazione, alleggerendo l’impatto quotidiano dei processi Operation sulle attività IT”.
FERCAM ha dunque abbracciato con positività e soddisfazione un cambiamento che ha portato innovazione sia sul lato dell’integrabilità con le nuove tecnologie, sia dal punto di vista della flessibilità verso le differenti esigenze aziendali.
“Con Android, infatti, è possibile trovare app per qualsiasi necessità e se non esistono si possono creare con un investimento contenuto”, rimarca infine Albiero.
Stefano Albiero, Chief Technology and Security Officer di FERCAM
Stefano Albiero ha maturato in FERCAM un’esperienza di 20 anni e dal 2015 ricopre il ruolo di Chief Technology and Security Officer.